SEO Copywriting: tecniche per posizionare i tuoi testi su Google

SEO copywriting: cover guida completa 2025 per scrivere contenuti ottimizzati e visibili su Google e AI

Cos’è il SEO Copywriting e perché conta davvero

Il SEO copywriting non è solo un insieme di tecniche, ma è come un nuovo modo di pensare alla scrittura. Ti ricordi quando hai pubblicato i tuoi primi articoli? Erano curati nei minimi dettagli, pieni di spiegazioni e storie reali. Eppure, nonostante il valore che cercavi di trasmettere, il traffico era inesistente. Non comparivano su Google e non attiravano lettori.

Era come parlare a una stanza vuota, giusto?

Ricordo ancora quando pubblicai i miei primi articoli: curati nei dettagli, con spiegazioni e storie reali. Un giorno, dopo aver scritto un pezzo su come ottimizzare i testi per Google, mi sono reso conto che, nonostante il valore che cercavo di trasmettere, non ricevevano traffico.

La mia svolta arrivò quando capii che un testo non basta che sia “ben scritto”: deve anche essere strutturato per essere trovato. Ed è qui che entra in gioco il SEO copywriting: un approccio che unisce due elementi fondamentali. Da una parte la capacità di scrivere testi utili, chiari e coinvolgenti, dall’altra l’ottimizzazione tecnica necessaria per farsi comprendere e premiare dai motori di ricerca.

Il SEO copywriting non è scrivere per Google, ma scrivere per le persone con un linguaggio che Google riconosca e valorizzi. Secondo uno studio di Moz, il 70% dei marketer afferma che il contenuto di alta qualità è il fattore più importante per il posizionamento nei motori di ricerca.

Questo equilibrio è ciò che fa la differenza tra un articolo che nessuno legge e un contenuto che ti porta contatti e opportunità.

👉 Se vuoi approfondire la parte persuasiva della scrittura, ti invito a leggere l’articolo collegato: Copywriting persuasivo: tecniche ed esempi pratici.

👉 Per la panoramica completa sulle strategie di copywriting rimando invece questo articolo: Copywriting: tecniche, esempi e strategie.

Perché il SEO Copywriting è diverso dal copywriting tradizionale

Quando scrivi un testo persuasivo, l’obiettivo è convincere il lettore a compiere un’azione: iscriversi, scaricare, comprare. Nel SEO copywriting, invece, l’obiettivo è farsi trovare da chi sta cercando proprio quel contenuto.

Il SEO copywriter lavora su tre fronti, utilizzando strumenti come SEMrush, SEOZoom, Ahrefs, Yoast SEO e RankMath per ottimizzare il proprio lavoro:

  • Keyword copywriting, cioè la scelta delle parole chiave che rispecchiano le ricerche reali.

  • Struttura chiara e leggibile, con titoli H2/H3 descrittivi e paragrafi brevi.

  • Valore e autorevolezza, dimostrati con esempi, dati, link interni ed esterni.

Senza questi tre elementi, anche il testo più brillante rischia di restare sepolto. Con essi, invece, un contenuto può scalare le SERP e portare traffico qualificato.

Keyword Copywriting: la base di ogni testo ottimizzato

Molti pensano che fare SEO significhi riempire di parole chiave un articolo. In realtà, il vero SEO copywriting inizia con una domanda: “Che cosa cerca davvero il mio lettore su Google?”.

È il concetto di keyword copywriting: capire quali parole le persone digitano nella barra di ricerca e come queste riflettono il loro intento. Le keyword non sono solo termini da inserire nel testo, ma veri e propri indicatori dei bisogni e delle domande del pubblico.

Tabella – Tipi di ricerche e come intercettarle

Tipi di ricerca e come impostare il testo in ottica SEO
Tipo di ricerca Cosa significa Esempio Come scrivere
Informativa L’utente vuole capire un concetto “Che cos’è il SEO copywriting” Definizioni chiare, esempi, paragrafi brevi
Comparativa L’utente vuole confrontare soluzioni “SEO copywriting vs copywriting persuasivo” Tabelle, punti di forza, casi reali
Transazionale L’utente è pronto ad agire “Corso SEO copywriting online” CTA chiare, benefici, prova sociale

Capire l’intento dietro a ogni ricerca ti permette di scrivere contenuti mirati, che rispondono esattamente a ciò che il lettore desidera. È qui che il SEO copywriting diventa potente: non scrivi “per tutti”, ma per chi sta cercando proprio quel contenuto.

Scrivere per Google senza perdere naturalezza

Molti hanno paura che “scrivere per Google” significhi produrre testi freddi e meccanici. È l’opposto: Google oggi premia i contenuti che piacciono alle persone. Se un articolo viene letto, condiviso e commentato, l’algoritmo lo considera rilevante.

Infografica – 5 regole per scrivere testi che Google apprezza

Infografica con 5 regole per scrivere testi ottimizzati per Google e naturali per il lettore
5 Regole semplici per rendere un testo leggibile e ottimizzato

Questa infografica sintetizza i principi che applico in ogni articolo SEO.

  • Parti dall’intento dell’utente

  • Usa la keyword principale nei punti chiave

  • Mantieni naturalezza e fluidità

  • Struttura il testo con H2, H3, liste e paragrafi brevi

  • Inserisci link editoriali interni ed esterni

Applicare queste regole ti permette di conciliare qualità editoriale e segnali SEO, aumentando la probabilità di posizionarti bene.

SEO Copywriting oggi: come l’AI sta cambiando le regole del gioco

Dall’ottimizzazione classica all’AI-driven SEO

Chi fa SEO da anni sa che le regole sono cambiate molte volte. Nel 2025 però il cambiamento è epocale: non sono più solo gli algoritmi di Google a decidere, ma anche l’intelligenza artificiale che alimenta sistemi come AI Overview e la Search Generative Experience (SGE).

Oggi più del 40% delle SERP include un box AI che mostra un riassunto dei contenuti più autorevoli. In pratica, Google non si limita più a elencare pagine, ma sintetizza risposte, pescando dai testi migliori. Questo significa che non basta più posizionarsi: serve scrivere in modo che anche i modelli linguistici ti scelgano come fonte.

Per un SEO copywriter questo cambia tutto. Bisogna pensare non solo alla keyword principale, ma a come i contenuti saranno letti e rielaborati da un modello AI.

Questo vuol dire:

  • Rispondere subito all’intento con una quick answer.

  • Strutturare titoli e paragrafi come se fossero “mini risposte” pronte a essere estratte.

  • Usare domande frequenti (FAQ) vere, quelle che il pubblico digita.

  • Aggiornare costantemente i contenuti, perché l’AI privilegia informazioni fresche.

Keyword copywriting nell’era dell’AI

Il concetto di keyword copywriting si è evoluto. Non basta più studiare volumi e difficoltà: ora bisogna considerare il search intent arricchito, cioè tutte le varianti semantiche che l’AI può collegare a una query.

Ad esempio, se la keyword principale è SEO copywriting, un modello AI tenderà a includere anche correlate come “scrivere per Google”, “ottimizzazione testi SEO”, “come scrivere un testo SEO friendly”. Se non le usi nel tuo contenuto, rischi che l’AI prenda fonti più complete.

Quando uso SEOZoom o Rank Math Content AI oggi, non mi limito a guardare le keyword classiche: vado a vedere anche le domande correlate, perché sono proprio quelle che finiscono negli AI Overview.

Tabella – SEO Copywriting classico vs SEO Copywriting AI-driven

SEO Copywriting: classico vs AI-driven (2025)
Aspetto SEO Copywriting Classico SEO Copywriting con AI (2025)
Keyword Scelta di keyword principali e long-tail Copertura semantica completa (keyword + correlate + sinonimi)
Intento Focalizzato sulla query singola Cluster di intenti collegati (FAQ, domande how-to)
Struttura Titoli e paragrafi ottimizzati Risposte concise e modulabili per AI Overview
Aggiornamenti Periodici, per SEO tradizionale Regolari, per fornire all’AI dati freschi e autorevoli
Obiettivo Posizionarsi in SERP organica Essere citati e inclusi nelle risposte AI

Scrivere per Google e per l’AI: un equilibrio nuovo

Il motto che uso con i miei clienti oggi è: “Scrivi come per un lettore umano, struttura come per un’AI”.

Ecco cosa significa in pratica:

  • Usa H2 e H3 come se fossero mini-titoli di articoli a sé stanti. L’AI li legge così.

  • Inizia ogni sezione con una frase diretta, che risponde alla query.

  • Inserisci sempre esempi concreti, casi reali, storytelling: il valore umano resta centrale.

  • Collega internamente i contenuti: il cluster è essenziale perché i modelli AI scelgono fonti autorevoli e ben collegate.

Per esempio, questo articolo è satellite del Cornerstone sul Copywriting e di quello sul Copywriting persuasivo. Non si sovrappongono, ma si integrano: uno dà la visione generale, uno la parte persuasiva, questo la parte SEO. Google e l’AI “vedono” questa coerenza interna e la premiano.

Ottimizzazione testi SEO con AI: il mio metodo pratico

L’ottimizzazione testi SEO oggi non riguarda solo title e description. Devi pensare a come il testo verrà estratto e riutilizzato da un modello AI. Per questo applico sempre questa checklist:

  1. Quick answer in 50–60 parole all’inizio

  2. Titoli H2/H3 che corrispondono a query reali.

  3. Paragrafi brevi (2–4 righe).

  4. Liste puntate per step e consigli.

  5. FAQ con domande frequenti prese dalle ricerche degli utenti.

  6. Aggiornamenti regolari ogni 6–12 mesi.

  7. Link editoriali interni al cluster e fonti esterne autorevoli

Questi punti non servono solo a Google, ma anche a far sì che il tuo contenuto diventi fonte privilegiata per un AI Overview.

Storytelling: il caso di un cliente

Qualche mese fa un imprenditore mi chiamò disperato: aveva investito in decine di articoli, tutti scritti senza logica SEO. Non si posizionavano, e soprattutto non comparivano mai negli snippet AI. Gli dissi: “Non serve buttare via tutto, ma riscrivere con metodo”.

Abbiamo rifatto la keyword research, inserito quick answer, creato una sezione FAQ, collegato ogni articolo al suo cluster. Dopo tre mesi, il traffico organico era raddoppiato e, cosa più importante, due articoli erano stati citati in AI Overview su Google. Non solo più visibilità, ma anche autorevolezza percepita.

SEO Copywriting: errori da evitare e struttura AI-ready

Gli errori più comuni nel SEO Copywriting

Fare SEO copywriting non significa conoscere le regole e applicarle meccanicamente. Significa evitare trappole che ancora oggi vedo ovunque. La prima? Il keyword stuffing. Anni fa qualcuno mi disse: “Se vuoi posizionarti, ripeti la keyword 30 volte”. Il risultato fu un articolo illeggibile, abbandonato dopo poche righe. Google lo penalizzò e io imparai a mie spese che meno è meglio, se il testo resta naturale.

Un altro errore diffuso è scrivere pensando solo all’algoritmo e dimenticarsi delle persone. Nel 2025 questo è un suicidio digitale: con l’AI Overview e i modelli linguistici che sintetizzano i contenuti, se il testo non è utile e leggibile non solo Google lo ignora, ma nemmeno l’intelligenza artificiale lo considera.

E poi c’è il problema dei titoli vaghi. Se l’H1 non promette una soluzione, il CTR crolla. In un’epoca in cui i lettori hanno davanti snippet AI che danno subito la risposta, il titolo deve essere ancora più forte: chiaro, diretto, con la keyword principale.

👉 In questo mio articolo completo spiego le differenze tra titolo persuasivo e titolo SEO: Copywriting: tecniche, esempi e strategie.

Come strutturare un articolo AI-ready

Oggi scrivere articoli significa pensare sia a Google sia all’intelligenza artificiale che li analizzerà per creare sintesi. La struttura non è più un optional, è la chiave.

Ecco come imposto ogni articolo SEO copywriting:

  • H1 con keyword principale (SEO copywriting) e promessa chiara.

  • Quick answer nei primi 50–60 parole.

  • H2 e H3 coerenti con query reali (“come scrivere un testo SEO”, “cos’è il keyword copywriting”).

  • Paragrafi brevi (2–4 righe).

  • Liste puntate per step e regole pratiche.

  • FAQ per rispondere alle domande comuni.

  • Conclusione con riepilogo e CTA soft.

Questa organizzazione non solo rende leggibile il testo, ma lo rende “compatibile” con l’estrazione AI. Un modello come Gemini o ChatGPT, quando pesca da un articolo, cerca proprio queste sezioni chiare e autorevoli.

Infografica – La struttura ideale di un articolo SEO con AI

Questa infografica riassume lo scheletro di un contenuto SEO copywriting pronto per Google e per gli AI Overview.

Infografica con la struttura ideale di un articolo SEO ottimizzato per Google e AI Overview
Schema base per scrivere articoli compatibili con l’intelligenza artificiale.
  • H1 con keyword + promessa chiara

  • Quick answer nei primi 60 parole

  • H2 e H3 che rispondono a query specifiche

  • Liste e checklist pratiche

  • FAQ con domande reali

  • Conclusione con riepilogo e CTA soft

Questa struttura ti permette di scrivere contenuti facili da leggere per le persone e facili da sintetizzare per gli algoritmi AI.

Storytelling: quando la struttura cambia i risultati

Un cliente mi chiese di analizzare il suo blog. Aveva decine di articoli, ma nessuno portava traffico. Mancava la struttura: titoli confusi, niente FAQ, nessun link interno. Abbiamo riscritto solo tre articoli seguendo lo schema AI-ready: quick answer, H2 chiari, FAQ prese dalle ricerche reali. Dopo due mesi, due di quei testi comparivano negli AI Overview di Google. Lo stesso cliente mi disse: “Non pensavo che cambiare il modo di scrivere potesse cambiare il destino del mio sito”.

Collegare i contenuti per rafforzare l’autorevolezza

Un altro errore è scrivere articoli isolati. Oggi più che mai serve il topic cluster: ogni satellite deve rimandare al suo pilastro (cornerstone) e agli altri satelliti collegati. Così Google e l’AI percepiscono coerenza e autorevolezza.

Ecco perché in questo articolo faccio riferimento al Cornerstone e al primo satellite sul copywriting persuasivo. Non è ridondanza, è strategia: crea un percorso che accompagna il lettore e segnala all’algoritmo che stai coprendo il tema in modo completo.

Checklist pratica per non sbagliare

Prima di chiudere questa parte, ti lascio una checklist operativa che applico ogni volta che scrivo un articolo SEO:

  1. Inserisci la keyword principale in H1, intro, almeno un H2 e nella conclusione.

  2. Usa correlate in modo naturale: keyword copywriting, scrivere per Google, ottimizzazione testi SEO.

  3. Struttura l’articolo come se fosse una mini-guida, con titoli che rispondono a query.

  4. Inserisci almeno 1 tabella o infografica per rendere il contenuto più leggibile.

  5. Collega sempre al cornerstone e ad altri articoli del cluster.

  6. Aggiorna regolarmente i testi: l’AI privilegia contenuti freschi.

Perché il SEO Copywriting nel 2025 è diverso

Dopo aver visto cos’è, come funziona e come si struttura, resta un concetto chiave: il SEO copywriting nel 2025 non è più solo “scrivere testi ottimizzati”. È diventato AI-driven SEO, un approccio che tiene conto non solo dell’algoritmo di Google, ma anche dei modelli linguistici che alimentano l’AI Overview e i nuovi sistemi di ricerca generativa.

Chi scrive oggi deve pensare a due lettori: l’essere umano e l’intelligenza artificiale. Il primo ha bisogno di contenuti utili, pratici e leggibili. La seconda cerca struttura, coerenza e dati aggiornati. Se riesci a soddisfare entrambi, non solo ti posizioni, ma vieni anche selezionato come fonte autorevole nelle risposte AI.

FAQ sul SEO Copywriting

Ecco le 8 domande più frequenti che le persone cercano online sul tema, con risposte brevi, pratiche e ottimizzate.

1. Che cos’è il SEO copywriting?

È la scrittura di testi pensati per posizionarsi su Google e, oggi, anche per essere selezionati dall’intelligenza artificiale. Combina valore per il lettore e ottimizzazione tecnica.

2. Come scrivere un testo in ottica SEO?

Inizia con una keyword principale, aggiungi correlate, struttura con H2 e H3, usa paragrafi brevi e inserisci FAQ. Non dimenticare link interni ed esterni.

3. Quante volte va inserita la keyword principale?

Non c’è un numero fisso: mantieni una densità naturale (0,8–1,5%) e usa sinonimi. Evita il keyword stuffing.

4. Qual è la differenza tra copywriting e SEO copywriting?

Il copywriting punta a persuadere, il SEO copywriting punta anche a farsi trovare. Nel 2025 la differenza è fondamentale: senza ottimizzazione, il testo rischia di restare invisibile.

5. Come si fa l’ottimizzazione testi SEO?

Si lavora su più fronti: title, meta description, slug, H2/H3, immagini con ALT, link interni, FAQ, aggiornamenti periodici e struttura AI-ready.

6. Chi è il SEO copywriter?

È il professionista che scrive testi ottimizzati per Google e per l’AI. Deve conoscere le tecniche di scrittura persuasiva e gli strumenti SEO.

7. Quali sono gli errori più comuni nel SEO copywriting?

Keyword stuffing, titoli vaghi, mancanza di link interni, assenza di quick answer, contenuti non aggiornati.

8. Il SEO copywriting funziona anche per blog piccoli?

Sì, se gli articoli sono di qualità, ben strutturati e collegati in cluster. Un contenuto AI-friendly può posizionarsi anche senza grandi volumi di traffico.

Riepilogo dei punti chiave

  • Il SEO copywriting è la fusione tra scrittura persuasiva e ottimizzazione tecnica.

  • Nel 2025 devi pensare a Google e all’intelligenza artificiale che sintetizza i contenuti.

  • Keyword, struttura e aggiornamenti costanti sono la base.

  • I contenuti devono essere collegati in cluster per evitare cannibalizzazioni e aumentare autorevolezza.

  • Errori da evitare: keyword stuffing, titoli vaghi, testi non aggiornati.

3 Tips finali

  1. Pensa all’intento dell’utente: ogni sezione deve rispondere a una domanda reale.

  2. Scrivi prima per le persone, struttura per l’AI: naturalezza e leggibilità prima di tutto.

  3. Aggiorna e collega i contenuti: l’AI premia testi freschi e siti ben organizzati.

Articoli correlati da leggere

Se vuoi capire come applicare il SEO copywriting ai testi della tua azienda o del tuo team, contattami per una prima consulenza gratuita: insieme possiamo trasformare i tuoi contenuti in strumenti che attirano clienti, aumentano la visibilità e rafforzano la tua autorevolezza online.

Inoltre, se hai domande o vuoi condividere la tua esperienza con il SEO copywriting, lascia un commento qui sotto!

👉 Richiedi il tuo Audit Strategico gratuito

Mentoring in Azienda: comunicazione strategica per risultati concreti

Vuoi applicare questi principi al tuo contesto organizzativo? Con un percorso di Mentoring in Azienda lavoriamo su comunicazione, collaborazione e leadership per generare miglioramenti misurabili nelle performance del team.

  • Allineamento obiettivi e ruoli
  • Migliore gestione di riunioni e feedback
  • Riduzione dei conflitti e aumento dell’engagement
  • Piani d’azione chiari e monitorabili
Mentoring Comunicazione Strategica PMI — scopri come funziona →

INDICE

Alessandro Ferrari
LinkedIn
Formazione in tecniche di vendita - Alessandro Ferrari
Alessandro Ferrari

Comunicazione strategica per imprenditori e manager over 45. Da 20+ anni progetto percorsi per migliorare vendite e relazioni. Oltre 135.000 persone formate in tutta Italia.

Ultimi articoli