Screen Shot 2019 06 25 at 10.45.36

Ogni giorno milioni di curricula finiscono accartocciati senza pietà nei cestini della carta, proprio come fossero inutili fogli di cui i selezionatori vogliono sbarazzarsi al più presto. Ne siamo tutti consapevoli, eppure non facciamo nulla di fronte a questa triste realtà.

Il nuovo mondo del lavoro ha modificato profondamente i rapporti tra imprenditori e dipendenti, lasciandosi alle spalle una tradizione ormai lontana.

Esperienza, pochi contratti a tempo indeterminato, maggiore flessibilità, ampio ventaglio di competenze e aggiornamento continuo: ecco alcuni dei requisiti che ci vengono richiesti dalle aziende negli ultimi anni.

L’unica soluzione per contrastare i rischi di un mercato così “instabile” è farsi carico in prima persona della propria professionalità, mantenendo una formazione in linea con le esigenze del momento e imparando a comunicare in modo efficace.

Bisogna diventare “imprenditori di se stessi”, curando costantemente i propri progetti e promuovendosi al meglio con ilPersonal Branding.

Per cavalcare l’onda del cambiamento è indispensabile elaborare una precisa Strategia di “Self Marketing”, in grado di esaltare le proprie doti individuali.

Oggi non è più sufficiente avere delle qualità, bisogna essere appetibili.

Le domande di partenza più importanti che dovreste porti sono:

“Chi sono davvero?”

“Quanto valgo?”

“E come posso comunicare il mio valore?”

Per riuscire a pianificare con esattezza i propri obiettivi professionali, la prima cosa da fare è conoscere bene se stessi.

Le Caratteristiche Personali

Identificare le proprie caratteristiche personali e considerare quali riflessi potrebbero avere in un contesto lavorativo è davvero fondamentale.

Conoscervi a fondo vi aiuterà a migliorare il vostro livello di autostima, a credere in voi stessi e a sviluppare un comportamento assertivo.

Conoscervi a fondo vi aiuterà in un colloquio di selezione a capire se un’azienda rispecchia i vostri ideali o se vi sembra un po’ lontana dal vostro modo di essere.

Conoscervi a fondo vi permetterà di rispondere con maggiore consapevolezza e preparazione alle classiche domande dei recruiter:

“Quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza?”

“Come ti descriveresti dal punto di vista professionale?”

“Quale apporto aggiuntivo potresti dare all’azienda?”

Prima di accettare con rassegnazione ciò il mercato vi offre, in attesa di tempi migliori, cercate di capire quali sono le vostre inclinazioni e le vostre aspirazioni per il futuro.

Molto spesso si accetta di ricoprire un determinato ruolo in mancanza d’altro, mettendo da parte le proprie aspettative. Il rischio non è solo di essere poco adatti o trovarsi male in quel determinato ambiente, ma soprattutto non riuscire a lavorare in modo efficiente.

Dovete capire cosa vi piace fare e quali attività vi riescono meglio.

Se siete estremamente timidi e introversi non mi pare il caso di intraprendere un lavoro di tipo commerciale, dove la predisposizione al rapporto con il pubblico è un requisito imprescindibile.

Se siete persone dinamiche ed estroverse, invece, vi sconsiglio di accettare un lavoro di back-office, perché potreste sentirvi soffocare dietro una scrivania cinque giorni alla settimana.   

Tutto chiaro?

Bene, una volta individuate le vostre caratteristiche personali, dovrete essere in grado di comunicarle all’esterno.Approfondisco l’argomento in questo interessante articolo: Personal Branding: questione di “Personalità” e “Specializzazione”

La Preparazione Teorica

La preparazione teorica costituisce uno dei capisaldi di qualsiasi progetto professionale che si rispetti, perché solo grazie ad essa si ha la possibilità di scegliere la propria occupazione.

Il bagaglio teorico è rappresentato dai percorsi di studi affrontati e dalla successiva formazione professionale, frutto spesso di tanti sacrifici.  

Eppure, a volte ci dimentichiamo di inserire sul curriculum “pezzi” della nostra preparazione o decidiamo di ometterli, poiché stupidamente ritenuti poco importanti a livello lavorativo.

E così, per esempio, si finisce per sminuire la propria laurea in “Scienze della Comunicazione”, banalizzandola al rango di un generico titolo umanistico.

.

Dovete focalizzarvi sulle motivazioni che vi hanno spinto ad intraprendere una determinata esperienza formativa, descrivendo nel dettaglio le materie trattate e specificando ciò che è stato utile ai fini di un eventuale inserimento in azienda. Cercate sempre di trasmettere entusiasmo per i risultati raggiunti.

Ecco un esempio di comunicazione efficace:

“La mia laurea in Scienze della Comunicazione mi ha permesso di acquisire numerose conoscenze di marketing, web copywriting e pubbliche relazioni. Ora sono in possesso di tutti gli strumenti necessari per lavorare in piena autonomia all’interno di un un’agenzia di comunicazione.”

Le Esperienze Professionali

Sapete rispondere in maniera semplice ed esaustiva alla domanda: “Di che cosa ti sei occupato finora?”

Se durante un colloquio di lavoro vi chiedono di esporre le vostre esperienze professionali, cercate di fare un quadro generale delle competenze acquisite nel corso degli anni, concentrandovi soprattutto su quelle più inerenti al profilo richiesto.

Passando in rassegna tutte le esperienze precedenti non scordatevi mai di precisare: 

  1. Nome dell’azienda e settore in cui opera;
  2. Posizione ricoperta e mansioni svolte;
  3. Abilità sviluppate (“cosa sai fare” e “come lo sai fare”);
  4. Perché siete migliori rispetto agli altri che concorrono per quella posizione;
  5. Progetti seguiti;
  6. Mete raggiunte con successo;
  7. Quali vantaggi potete offrire all’azienda in questione.

Tutti noi dovremmo avere sempre pronta una risposta efficace a domande sul nostro bagaglio professionale.

Oltre al curriculum vitae dovrete presentare al selezionatore una biografia professionale, cioè un resoconto scritto in forma saggistica. Essa rappresenta uno strumento molto utile per comunicare correttamente il proprio Personal Branding.

Ecco gli elementi che la caratterizzano:

  1. Nome, cognome e Job Title (parlo di Titolo Professionale in questo articolo);
  2. Foto in linea con il ruolo ricoperto;
  3. Informazioni di contatto;
  4. Redazione del testo preferibilmente in prima persona;
  5. Deve presentare i vostri tratti differenzianti e i vostri obiettivi professionali;
  6. Deve contenere un paragrafo dedicato alla descrizione del vostro background e delle competenze acquisite nel corso degli anni;
  7. Lo stile va sempre adattato all’azienda di riferimento.

Un esempio? Beh, ecco a voi la mia presentazione professionale!

CHI SONO: LA MIA STORIA

Imprenditore, Business Coach e Autore. Pioniere dell’Inbound Marketing in Italia. 

“Dopo gli studi in discipline scientifiche e tecniche, è iniziata la mia esperienza professionale. A soli 17 anni, per mantenermi agli studi, ho intrapreso la carriera di venditore.

Al mattino andavo a scuola, al pomeriggio studiavo e alla sera vendevo assicurazioni sulla vita porta a porta.

Dopo aver rifiutato l’offerta di diventare ispettore per il mio datore di lavoro Alleanza Assicurazioni (Gruppo Generali), sono stato scelto da Barilla.

Dopo 3 anni come agente presso Barilla, sono stato promosso District Manager e da quel momento c’è stata una svolta: ho iniziato un percorso di crescita professionale molto importante durato 7 anni, in cui ho ricoperto incarichi in tutte le divisioni aziendali.

Conclusa questa importante esperienza in Barilla, ho deciso di ampliare ulteriormente la mia esperienza lavorando per altre importanti aziende Italiane ma, in questi ultimi anni, ho preferito concentrarmi sulla mia attività.

Nel 2007 ho fondato “AFC Consulting” che in pochi anni è diventata un punto di riferimento per la formazione in Italia, con oltre 100.000 persone iscritte ai miei corsi.

Nel 2015 ho ideato “ASSO DELLA VENDITA”, sito e percorso di formazione in cui raccolgo e cerco di promuovere le mie conoscenze di marketing e vendita.

Scarica la Guida Gratuita sulla Comunicazione Efficace

Guida Gratuita sulla Comunicazione Efficace

Oggi, inoltre, sono conosciuto come uno dei maggiori esperti italiani di comunicazione non verbale, Tecniche di Vendita ed Inbound Marketing.

Sono autore di E-book, videocorsi e da poco mi è stata affidata una carica come Docente del Master Perf.ET dell’Università di Ferrara, presso il Dipartimento Economia e Management.”

Nella realizzazione della vostra presentazione potete ricorrere anche allo storytelling, una disciplina che usa i principi della retorica e narratologia per creare racconti originali e impattanti.

Nonostante le differenze di pubblico e di genere, tutti i racconti professionali sono riconducibili ad uno schema narrativo canonico, schema che i vari studiosi del settore hanno associato alla base di ogni fiaba. In ogni storia c’è un eroe, un’impresa, un avversario, un conflitto, degli oggetti magici, degli aiutanti e un lieto fine.

Ognuno di voi potrebbe incarnare la figura dell’eroe che compie un’impresa. Potreste raccontare di come siete riusciti a conquistare quote di mercato, far quadrare i bilanci aziendali o risanare un’attività in crisi.

Conclusioni

Ogni tanto, anche se tutto sembra procedere per il verso giusto, è opportuno valutare criticamente la propria professionalità.

Fare un bilancio della professionalità acquisita nel tempo è un ottimo allenamento per aggiornare le proprie competenze e contrastare i propri punti di debolezza. Solo attraverso un attento monitoraggio riuscirete a sviluppare la vostre abilità e ad attuare eventuali interventi correttivi.

Allora, come vi è sembrato l’articolo di oggi? Mi piacerebbe scambiare qualche opinione con voi, perciò vi invito a lasciare un commento nello spazio sottostante. 🙂

Se vuoi approfondire ti suggerisco di scaricare queste Guide gratuite:

 Coltiva Assertività ed  Empatia in 3 Mosse

I Segreti per Comunicare con Successo

I 6 Segreti del linguaggio del Corpo

Pensa in Grande!

Alessandro Ferrari

Imprenditore | Consulente Aziendale | Formatore | Autore

Comments (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *