Organigramma aziendale: tipologie, esempi e come crearne uno

Organigramma aziendale: tipologie, esempi pratici e guida alla creazione

L’organigramma aziendale è uno strumento chiave per capire come è organizzata la tua azienda. È come una mappa che ti aiuta a vedere chi fa cosa, quali sono i ruoli e come si collegano tra loro all’interno del team o dell’intera impresa.

Un organigramma efficace aiuta a comprendere chi fa cosa, chi risponde a chi e come i diversi reparti e collaboratori interagiscono tra loro, favorendo una gestione più efficiente, trasparente e produttiva. Tuttavia, la creazione di un organigramma può presentare sfide, come la difficoltà nel definire chiaramente i ruoli o nel mantenere aggiornato il documento.

L’organigramma non è solo un documento grafico: rappresenta la struttura viva dell’azienda, riflette le responsabilità dei reparti e migliora il coordinamento delle attività quotidiane.

È fondamentale affrontare queste problematiche con un approccio sistematico e coinvolgendo i membri del team nella definizione delle responsabilità. Per facilitare la creazione di un organigramma, puoi utilizzare strumenti come Lucidchart, Microsoft Visio o Creately, che offrono modelli predefiniti e funzionalità intuitive.

Inoltre, è fondamentale integrare la sicurezza aziendale nella struttura organizzativa, definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità legate alla sicurezza, per garantire un ambiente di lavoro protetto e conforme alle normative vigenti.

In questa guida completa scoprirai tutto ciò che devi sapere sull’organigramma aziendale: dalle tipologie più diffuse (funzionale, divisionale, a matrice) agli esempi pratici per diversi settori (tecnologia, sanità, manifatturiero), fino a come crearne uno perfettamente adatto alla tua realtà aziendale.

I 3 Tipi di organigramma aziendale esempio

Ci sono vari tipi di organigrammi aziendali, e ognuno ha il suo perché, a seconda di cosa serve alla tua azienda. Ogni tipo ha uno scopo specifico che verrà illustrato di seguito.

Un esempio tipico è l’organigramma dell’area commerciale, che mostra la suddivisione tra direttore vendite, responsabili di zona e addetti alle vendite. Questo tipo di schema aiuta a ottimizzare i processi di vendita e la gestione dei clienti.

Organigramma Funzionale: struttura chiara e gerarchia definita

L’organigramma funzionale è una delle tipologie più diffuse nelle aziende, in particolare in quelle con una struttura organizzativa tradizionale. Questo modello rappresenta visivamente la struttura gerarchica verticale, evidenziando in modo preciso chi riporta a chi all’interno dell’impresa.

Ogni funzione aziendale (come marketing, vendite, amministrazione, produzione, risorse umane) viene organizzata in reparti distinti e collegata direttamente alla catena di comando. I ruoli sono ben definiti e le responsabilità assegnate in base alla funzione svolta, permettendo un’elevata specializzazione.

Un organigramma funzionale ben costruito non si limita a mostrare i livelli gerarchici, ma include anche:

  • Descrizione dettagliata delle mansioni di ogni posizione
  • Responsabili di area e referenti diretti
  • Informazioni di contatto interne per facilitare la comunicazione tra reparti
  • Processi di escalation in caso di problemi o decisioni strategiche

Questa struttura aiuta le aziende a migliorare l’efficienza operativa, ottimizzare la gestione delle risorse umane e favorire la chiarezza nei flussi di lavoro. Tuttavia, può diventare rigido in contesti altamente dinamici, dove sono richieste flessibilità e collaborazione trasversale.

Se la tua azienda opera in un ambiente con compiti ricorrenti e ruoli ben stabiliti, l’organigramma funzionale è probabilmente la scelta più efficace per garantire ordine, chiarezza e controllo.

Tabella: Organigramma Funzionale

CaratteristicaDettagli
Quando usarloAziende con ruoli ben definiti e processi ricorrenti
VantaggiChiarezza dei ruoli, specializzazione elevata, controllo gerarchico
SvantaggiRigidità, poca flessibilità nei cambiamenti
Esempi tipiciPMI tradizionali, aziende manifatturiere, uffici amministrativi

Organigramma Divisionale: ideale per aziende con più sedi o business unit

L’organigramma divisionale è una forma evoluta di rappresentazione della struttura aziendale, particolarmente adatta a realtà complesse e multi-strutturate. A differenza dell’organigramma funzionale, che organizza i ruoli per funzioni aziendali, il modello divisionale segmenta l’azienda in base a divisioni operative, come ad esempio aree geografiche, linee di prodotto, servizi specifici o mercati di riferimento.

Ogni divisione viene rappresentata come un’entità semi-autonoma, dotata di:

  • Una propria leadership (es. direttore di divisione)
  • Reparti interni duplicati (es. marketing, vendite, amministrazione, ecc.)
  • Un budget dedicato e obiettivi specifici
  • Ruoli e responsabilità chiaramente definiti all’interno della divisione

Questa struttura è particolarmente efficace per:

  • Grandi aziende multinazionali
  • Imprese con più sedi operative
  • Brand con linee di prodotto diversificate
  • Organizzazioni che gestiscono business unit autonome

L’organigramma divisionale consente di identificare velocemente i responsabili chiave di ogni divisione, facilitando il coordinamento, la pianificazione strategica e il monitoraggio dei risultati.

Tuttavia, è bene considerare che questa configurazione può generare duplicazioni di ruoli e risorse, aumentando i costi interni e richiedendo una forte supervisione centrale per mantenere allineati visione, cultura aziendale e obiettivi generali.

Tabella: Organigramma Divisionale

CaratteristicaDettagli
Quando usarloAziende grandi, multinazionali, business con più sedi o linee di prodotto
VantaggiFocus su mercati/prodotti, autonomia delle divisioni, responsabilità chiare
SvantaggiDuplicazione di ruoli e costi, rischio di frammentazione
Esempi tipiciMultinazionali, aziende retail con più brand, gruppi con linee diversificate

Organigramma a Matrice: integrazione funzionale e divisionale per una gestione complessa

L’organigramma a matrice rappresenta una delle soluzioni organizzative più avanzate e flessibili, in quanto combina elementi sia dell’organigramma funzionale che di quello divisionale. In questo modello, ogni dipendente o team può avere più linee di riporto, tipicamente a un responsabile funzionale (es. Direttore Marketing) e a un responsabile di progetto o divisione (es. Project Manager o Responsabile Prodotto).

Questa struttura è pensata per aziende che:

  • Gestiscono più progetti in parallelo
  • Operano in ambienti dinamici e multidisciplinari
  • Desiderano mantenere specializzazione funzionale pur favorendo lavoro trasversale e sinergico

Nell’organigramma a matrice, ogni elemento viene posizionato in modo da evidenziare chiaramente i flussi di responsabilità e le interazioni tra le diverse aree aziendali. Questo consente una visione d’insieme dettagliata, pur mantenendo una rappresentazione visiva chiara e comprensibile, anche per stakeholder esterni o collaboratori di nuova entrata.

I principali vantaggi includono:

  • Maggiore flessibilità operativa
  • Miglioramento della collaborazione interfunzionale
  • Ottimizzazione dell’uso delle risorse tra progetti e reparti
  • Facilitazione della gestione multi-prodotto o multi-cliente

Tuttavia, è importante sottolineare che la matrice può introdurre una doppia catena di comando, che richiede una gestione abile dei conflitti e una forte capacità di comunicazione e coordinamento interno.

Tabella: Organigramma a Matrice

CaratteristicaDettagli
Quando usarloAziende innovative, progetti multidisciplinari, contesti dinamici
VantaggiFlessibilità, collaborazione trasversale, uso ottimizzato delle risorse
SvantaggiDoppia linea di comando, rischio conflitti interni
Esempi tipiciAgenzie di consulenza, aziende tech, organizzazioni di progetto

Come creare un organigramma aziendale di successo

Immagina di entrare in un’azienda dove ogni dipendente sa esattamente cosa fare e a chi riferire. Questo è il potere di un organigramma aziendale ben strutturato. La comprensione della struttura organizzativa dell’azienda è fondamentale per il suo successo. Un organigramma aziendale facilita la visualizzazione e la comprensione dei ruoli, delle responsabilità e delle relazioni tra le persone all’interno di un’organizzazione. 

Serve anche come guida per assegnare i compiti, delegare l’autorità e gestire i carichi di lavoro. Ecco alcuni consigli su come creare un organigramma aziendale di successo per la vostra organizzazione

1. Definire lo scopo e gli obiettivi dell’azienda:

Prima di iniziare a creare l’organigramma aziendale, è necessario definire chiaramente lo scopo e gli obiettivi dell’azienda. Questo vi aiuterà a stabilire chi deve ricoprire quali ruoli e a definire le aspettative di dipendenti e manager

2. Determinare ruoli e responsabilità:

Una volta stabiliti lo scopo e gli obiettivi dell’azienda, è il momento di pensare a chi deve ricoprire ciascun ruolo e quali sono le sue responsabilità. Pensate a chi ha competenze in determinate aree o può fornire preziose informazioni su determinati processi o prodotti.

Considerate anche quali posizioni devono essere occupate da persone con maggiore esperienza o conoscenza rispetto ad altre, per garantire un lavoro di qualità in ogni momento

3. Definire i flussi di lavoro e le relazioni:

Quando si crea un organigramma aziendale, è importante considerare anche come i diversi reparti interagiscono tra loro e come possono collaborare nel modo più efficiente.

Considerate la possibilità di creare un diagramma del flusso di lavoro che delinei il modo in cui le informazioni devono fluire tra i vari reparti dell’organizzazione, in modo che tutti sappiano con chi devono comunicare per ottenere risultati rapidi ed efficaci.

4. Assegnare autorità e responsabilità:

Ogni persona all’interno di un’organizzazione deve sapere esattamente a chi deve riferire e chi deve riferire a lui, affinché le operazioni aziendali si svolgano senza intoppi. Assicuratevi che tutti abbiano chiaro il proprio livello di autorità e di responsabilità, in modo da non creare confusione sul proprio ruolo all’interno della gerarchia aziendale.

Questo aiuterà anche a garantire che i compiti siano portati a termine in tempo e che gli obiettivi siano raggiunti in modo più efficiente, poiché ognuno conosce le proprie responsabilità quando si tratta di portare a termine le cose in modo rapido e corretto.

5. Monitorare progressi e prestazioni:

Infine, assicuratevi di monitorare regolarmente i progressi compiuti, tenendo traccia delle metriche di performance, come la valutazione della soddisfazione dei clienti o i livelli di coinvolgimento dei dipendenti, in modo da poter identificare tempestivamente qualsiasi potenziale problema prima che si trasformi in un problema più grave.

Inoltre, assicuratevi che i dipendenti capiscano cosa ci si aspetta da loro, organizzando regolari check-in o riunioni individuali in cui i manager possano esaminare direttamente le metriche di performance con i dipendenti, in modo che tutti siano sulla stessa lunghezza d’onda quando si tratta di aspettative per l’eccellenza delle prestazioni nei diversi reparti della gerarchia aziendale

Quali figure compongono l’organigramma aziendale?

La guida completa

In questa guida completa, esamineremo le principali figure che compongono l’organigramma aziendale e spiegheremo le loro responsabilità in modo più dettagliato

Amministratore delegato (CEO)

Il dirigente di grado più elevato di un’organizzazione, che in genere riferisce direttamente al consiglio di amministrazione, è noto come Amministratore delegato (CEO).

Questa persona definisce la strategia generale dell’organizzazione ed è responsabile in ultima istanza del suo successo o del suo fallimento. Il CEO delega i compiti ed è responsabile dell’assunzione, del licenziamento, della formazione e della gestione di tutti gli altri membri del team esecutivo

Direttore operativo (COO)

Il Chief Operating Officer (COO) lavora a stretto contatto con l’amministratore delegato e gli altri dirigenti per garantire il corretto svolgimento delle operazioni. È responsabile della supervisione delle attività quotidiane, come la pianificazione, l’organizzazione, la gestione del personale, la direzione, il coordinamento, la rendicontazione, la definizione del budget e la risoluzione dei problemi.

Il COO contribuisce inoltre a definire gli obiettivi di performance per ciascun reparto e si assicura che tali obiettivi vengano raggiunti

Direttore finanziario (CFO)

Il direttore finanziario (CFO) è responsabile della pianificazione finanziaria e del budget, nonché dello sviluppo di strategie finanziarie che contribuiscano a garantire la redditività a lungo termine. Questa figura deve essere in grado di analizzare dati finanziari complessi per prendere decisioni valide sugli investimenti e su altre questioni finanziarie.

Il CFO sviluppa anche strategie di liquidità a breve termine che contribuiscono a mantenere il flusso di cassa positivo nei periodi di difficoltà o incertezza economica

Responsabile tecnologico (CTO)

Il Chief Technology Officer (CTO) supervisiona tutti gli aspetti dell’uso della tecnologia all’interno di un’organizzazione, compresi sistemi hardware/piattaforme software/soluzioni di rete/impianti cloud/applicazioni mobili/misure di sicurezza Internet ecc. Stabilisce inoltre i contesti per lo sviluppo della tecnologia in base agli obiettivi aziendali, tenendo conto dei vincoli di costo.

Il CTO deve avere una profonda comprensione di tutti gli aspetti tecnici relativi ai prodotti o ai servizi dell’azienda, mantenendosi al passo con le tendenze del settore per rimanere competitivo nel proprio spazio di mercato.

Direttore delle risorse umane

Il direttore delle risorse umane ha la responsabilità di garantire che le politiche aziendali in materia di risorse umane siano seguite correttamente sia dai dirigenti che dai dipendenti.

Gestisce le questioni relative alle relazioni con i dipendenti, come lamentele/reclami/azioni disciplinari ecc., gestisce i processi di assunzione dall’inizio alla fine (colloqui con i candidati/negoziazione degli stipendi ecc.), sviluppa programmi di formazione su misura per i nuovi assunti o per i membri del personale esistenti che desiderano sviluppare nuove competenze ecc.

Inoltre, sono spesso coinvolti nella definizione di obiettivi in linea con le finalità e gli obiettivi dell’organizzazione, monitorando regolarmente nel corso dell’anno le metriche di performance rispetto a tali obiettivi, per garantire i progressi compiuti verso il loro raggiungimento nei tempi e nei budget previsti, se possibile!

Sapere quindi quali sono le figure principali che compongono l’organigramma aziendale può aiutarvi a capire meglio come funziona la vostra azienda e chi ha la responsabilità delle diverse aree al suo interno.

Dall’amministratore delegato ai direttori delle risorse umane, ogni ruolo apporta qualcosa di speciale al successo della vostra azienda.

Con questa guida completa a portata di mano, potrete identificare facilmente quali posizioni si adattano meglio alla struttura del vostro team, in modo da poter raggiungere nuove vette con il loro supporto!

Esempi Organigramma Aziendale

Per capire meglio come funziona la struttura organizzativa di un’azienda, è utile analizzare alcuni esempi di organigramma aziendale già applicati in diversi contesti. Ad esempio, l’azienda XYZ ha utilizzato Lucidchart per creare un organigramma interattivo che ha facilitato la comunicazione tra i reparti. Questi schemi ti permettono di visualizzare concretamente come distribuire ruoli, responsabilità e linee di riporto in base alla tipologia di impresa e agli obiettivi strategici.

Esempio Organigramma Aziendale Funzionale

In un organigramma funzionale, i dipendenti sono raggruppati per competenze o reparti: marketing, vendite, amministrazione, produzione, risorse umane.
È lo schema più diffuso nelle PMI e garantisce chiarezza e specializzazione.

Schema tipico:

  • Direttore Generale
    • Responsabile Marketing
    • Responsabile Vendite
    • Responsabile Amministrazione
    • Responsabile Produzione

Esempio di Organigramma Aziendale Divisionale

Il modello divisionale suddivide l’azienda in base a linee di prodotto, aree geografiche o mercati di riferimento. Ogni divisione ha un proprio responsabile e reparti interni dedicati.
È molto usato da aziende multinazionali o brand con più business unit.

Schema tipico:

  • CEO
    • Divisione Europa
      • Direttore Vendite Europa
      • Direttore Marketing Europa
    • Divisione Asia
      • Direttore Vendite Asia
      • Direttore Marketing Asia

Esempio di Organigramma Aziendale a Matrice

In un organigramma a matrice, ogni dipendente può avere più linee di riporto: un responsabile funzionale (es. direttore tecnico) e un responsabile di progetto (es. project manager).
Questo schema è ideale per realtà innovative che lavorano su più progetti contemporaneamente.

Schema tipico:

  • Direttore Generale
    • Responsabili Funzionali (es. Marketing, Produzione, Finanza)
    • Responsabili di Progetto (es. Progetto A, Progetto B, Progetto C)
  • I dipendenti lavorano in team trasversali rispondendo a entrambe le figure.

FAQ: Domande frequenti sull’organigramma aziendale

Cos’è un organigramma aziendale e perché è utile?

Un organigramma è una rappresentazione grafica dei ruoli, delle funzioni e dei rapporti gerarchici all’interno di un’azienda. Serve a migliorare la chiarezza organizzativa e favorire una comunicazione più efficace tra i reparti.

Quali sono le principali tipologie di organigramma?

Le tipologie più diffuse sono:
– Gerarchico (a piramide)
– Funzionale (per reparti)
– Divisionale (per aree di business)
– Matrice (con doppia linea di responsabilità)
– Orizzontale o piatto (senza livelli intermedi)

Quando conviene usare un organigramma orizzontale?

Un organigramma orizzontale è adatto a realtà snelle, come startup o team agili, dove si privilegia la flessibilità e la collaborazione orizzontale tra persone, evitando troppi livelli gerarchici.

Quali elementi non devono mancare in un organigramma?

Ogni organigramma efficace deve includere: ruoli chiari, funzioni specifiche, linee di riporto ben definite e una struttura facilmente leggibile da tutti i membri del team.

Quali sono i vantaggi principali di un organigramma aziendale?

Permette di chiarire responsabilità, migliorare la gestione interna, prevenire sovrapposizioni e aiutare i collaboratori a comprendere il proprio ruolo e quello degli altri.

Come si crea un organigramma aziendale efficace?

Si parte dall’analisi della struttura organizzativa, si definiscono i ruoli e le responsabilità, poi si costruisce lo schema utilizzando strumenti digitali semplici o software dedicati, mantenendo sempre un layout chiaro ed essenziale.

Come si crea un organigramma aziendale efficace?

Si parte dall’analisi della struttura organizzativa, si definiscono i ruoli e le responsabilità, poi si costruisce lo schema utilizzando strumenti digitali semplici o software dedicati, mantenendo sempre un layout chiaro ed essenziale.

Conclusioni:

Fare un organigramma che funzioni richiede un po’ di pensiero e pianificazione, ma fidati, ne vale davvero la pena se vuoi che la tua azienda abbia successo in questo mercato competitivo.

Per creare un organigramma vincente, la chiave è definire obiettivi e ruoli chiari, in modo che ogni membro del team sappia esattamente quali sono le proprie responsabilità. Bisogna poi definire i flussi di lavoro e le relazioni tra i vari dipartimenti, assegnare le autorità e le responsabilità in modo chiaro e, soprattutto, monitorare costantemente i progressi e le prestazioni dell’azienda.

Seguendo questi semplici consigli, sarai in grado di creare un organigramma aziendale efficiente e funzionale. Ricorda che la creazione di un organigramma non è un’operazione isolata, ma un processo continuo che richiede attenzione costante.

Spero che questo articolo ti sia stato utile per capire come creare un organigramma aziendale vincente. Non dimenticare di condividere con noi la tua esperienza nei commenti qui sotto.

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Grazie per aver letto e a presto!

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Alessandro Ferrari
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Alessandro Ferrari

Comunicazione strategica per imprenditori e manager over 45. Da 20+ anni progetto percorsi per migliorare vendite e relazioni. Oltre 135.000 persone formate in tutta Italia.

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