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La posizione supina è una di quelle posture che, a prima vista, sembrano neutre.
Distesi, con le braccia lungo il corpo e lo sguardo rivolto verso l’alto. Apparentemente rilassati, ordinati.
Ma se c’è una cosa che ho imparato osservando migliaia di persone nel mio lavoro, è che proprio ciò che appare neutro… spesso nasconde qualcosa di molto più profondo.
Dormire in posizione supina, quella che molti chiamano anche posizione del soldato, rivela una relazione molto stretta tra postura e controllo interiore.
E proprio in questo equilibrio, a volte troppo rigido, si nascondono segnali che vale la pena ascoltare.
Quando il corpo cerca ordine… anche nel sonno
Nel corso delle mie formazioni, ho incontrato spesso persone abituate ad avere tutto sotto controllo: manager, dirigenti, professionisti iper-performanti.
Molti di loro dormono nella posizione supina, senza muoversi troppo durante la notte. La schiena resta diritta, le gambe allineate, le mani adagiate lungo i fianchi o appoggiate sull’addome.
Questa postura rigida non è casuale.
È la continuazione inconscia di un atteggiamento che si manifesta anche di giorno:
- Contenimento emotivo
- Bisogno di struttura
- Tendenza a razionalizzare ogni aspetto della vita
- Difficoltà a lasciarsi andare completamente
Esperienza reale: quando il corpo chiede tregua
Qualche anno fa, ho lavorato con un imprenditore che definiva se stesso “pragmatico, risoluto, freddo”.
Durante una sessione di coaching, gli ho chiesto come dormisse.
Ha risposto senza esitazione:
“Sempre a pancia in su. Braccia lungo il corpo. Fermo.”
Quando gli ho spiegato il significato inconscio della posizione supina, si è fermato.
“È vero… non mi concedo mai di rilassarmi del tutto. Nemmeno nel sonno.”
Questo è uno dei casi più chiari in cui la postura del corpo diventa uno specchio perfetto della personalità: il sonno non è più un momento di abbandono, ma una prosecuzione del controllo.
Posizione supina: non rigidità, ma trattenimento
Attenzione: non si tratta di giudicare o correggere la postura.
Ma di comprenderla.
La posizione supina può essere anche una risposta del corpo a uno stato di tensione costante: come se servisse un ordine esterno per compensare un caos interno.
È una postura che ho visto spesso in:
- Persone molto razionali
- Chi ha un forte senso del dovere
- Chi ha ricevuto un’educazione severa o strutturata
- Chi teme di mostrarsi vulnerabile
Dormire in questo modo è come dire inconsciamente:
“Non posso abbassare la guardia. Nemmeno quando dormo.”
Quando la postura dice più delle parole
Molti credono che il linguaggio del corpo si fermi al giorno.
In realtà, il corpo continua a comunicare anche di notte.
E nella posizione supina, quel messaggio è spesso legato a controllo, contenimento, disciplina.
Nel mio lavoro, utilizzo spesso questa chiave per aiutare le persone a rileggersi da un punto di vista nuovo. Perché se il corpo mantiene la posizione del soldato anche mentre dormi, significa che il tuo sistema inconscio non si sente ancora al sicuro.
Sta vegliando. Sta sorvegliando.
Il corpo conosce la verità prima della mente
Lo ripeto spesso in aula:
“Il corpo sa, anche quando la mente non vuole sapere.”
Se ti riconosci in questa descrizione, il messaggio non è “devi cambiare postura”, ma:
“Inizia ad ascoltare cosa sta cercando di dirti.”
Il controllo che si manifesta nel corpo
Quando si parla di posizione supina, spesso si pensa semplicemente a un modo comodo per dormire.
Ma chi lavora come me sulla comunicazione e l’osservazione inconscia sa bene che il corpo non fa nulla per caso.
Dormire distesi, con le braccia lungo i fianchi o appoggiate sul ventre, le gambe dritte e il mento leggermente sollevato… è una scelta che il corpo compie quando cerca ordine, stabilità, controllo.
E questo controllo, nella maggior parte dei casi, ha una radice emotiva:
- bisogno di tenere tutto sotto controllo
- timore del caos
- paura di mostrarsi deboli
Durante il giorno possiamo mascherarlo. Ma di notte, la postura rigida prende il sopravvento.
Il corpo come armatura emotiva
La posizione supina è spesso una vera e propria armatura emotiva.
Nei miei percorsi in azienda, ho incontrato molti professionisti che raccontavano di essere “sempre sul pezzo”.
Poi, dopo aver osservato come dormivano, emergeva una realtà più profonda: il corpo, anche nel sonno, restava in tensione.
Uno di loro mi disse:
“È vero, non mi giro mai. Dormo immobile, come un soldato. Mi sembra di avere il pieno controllo.”
Ma la domanda vera era:
“Controlli perché ti senti sicuro… o perché non ti fidi abbastanza da lasciarti andare?”
Controllo, tensione e posizione supina: i segnali da osservare
Nel mio lavoro utilizzo spesso tabelle di osservazione per aiutare le persone a comprendere i segnali che il corpo invia durante la notte.
Ecco un esempio basato sui casi che ho analizzato:
Segnale posturale notturno | Indicazione emotiva possibile |
---|---|
Braccia lungo il corpo, immobili | Controllo emotivo, rigidità relazionale |
Gambe perfettamente allineate | Perfezionismo, tensione trattenuta |
Schiena sempre a contatto con il materasso | Bisogno di stabilità, paura dell’instabilità |
Mentoniera leggermente sollevata | Orgoglio, difesa, bisogno di dimostrare sicurezza |
Respirazione poco profonda | Controllo anche fisico, trattenimento emotivo inconscio |
Quando la postura non permette il rilascio
Molte persone che dormono in posizione supina si svegliano affaticate, pur avendo dormito per ore.
Il motivo? Il corpo non ha mai “mollato davvero”.
Se anche tu ti ritrovi spesso stanco al risveglio, chiediti:
- Ho mantenuto la stessa posizione tutta la notte?
- Mi sento contratto, come se non mi fossi mai veramente rilassato?
- Il mio respiro è stato leggero o profondo durante il sonno?
Queste domande ti aiutano a collegare ciò che accade nel corpo con il tuo stato interiore.
Perché il sonno è rigenerante solo se il corpo può lasciarsi andare.
Esercizio pratico: la mappa del rilascio notturno
Ti propongo un esercizio che spesso assegno ai miei clienti più razionali, proprio quelli che dormono in posizione supina.
📘 3 passaggi per iniziare ad ascoltarti meglio:
- Prima di dormire, scrivi 3 cose che senti di dover “lasciare andare”. Anche solo pensieri o tensioni.
- Al risveglio, nota in che posizione ti sei trovato e che sensazioni fisiche avverti.
- Dopo una settimana, rileggi le risposte e osserva se c’è stato un cambiamento nel corpo o nella qualità del sonno.
Molti iniziano a dormire meglio solo portando consapevolezza alla postura notturna.
Non serve forzare un cambiamento: basta osservare, accogliere, comprendere.
Il confine tra disciplina e irrigidimento
Dormire in posizione supina non è sbagliato. Ma può essere un segnale di un’autodisciplina spinta all’estremo.
La sfida, per chi vive in questo stato, è trovare il confine tra:
- Ordine e rigidità
- Stabilità e blocco
- Controllo e chiusura emotiva
Quando la postura nel sonno diventa una proiezione diretta del bisogno di tenere tutto sotto controllo, il rischio è che il corpo inizi a parlare a voce alta… sotto forma di stanchezza, tensione o disagio.
Ed è proprio lì che inizia il lavoro profondo: non nel cambiare posizione a forza, ma nel lasciare che il corpo possa finalmente respirare, senza sentirsi in allerta.
Domande frequenti sulla posizione supina nel sonno
1. La posizione supina è una postura normale durante il sonno?
Sì, la posizione supina è piuttosto comune, ma non per questo è “neutra”.
Dal punto di vista del linguaggio del corpo notturno, è una postura che comunica molto: ordine, autocontrollo, attenzione all’apparenza.
Il punto non è giudicarla, ma capire se nasce da una reale comodità… o da una tensione trattenuta.
2. Qual è il significato psicologico della posizione del soldato?
Chi dorme in posizione del soldato (disteso, braccia lungo il corpo, poca mobilità) tende ad avere un alto grado di controllo emotivo.
Spesso si tratta di persone:
- Molto razionali
- Con un forte senso del dovere
- Che difficilmente si lasciano andare
È una postura che può riflettere anche una educazione rigida o l’abitudine a “non disturbare”.
Il corpo si allinea, si irrigidisce, cerca di rimanere in controllo anche mentre dorme.
3. La posizione supina può influenzare la qualità del sonno?
Sì, soprattutto se mantenuta per tutta la notte in modo inconsapevole.
Spesso chi dorme in posizione supina riferisce:
- risvegli frequenti
- rigidità muscolare al mattino
- una sensazione di “non essersi riposati del tutto”
Questo accade perché, quando il corpo non si abbandona, la mente non entra davvero in modalità rigenerativa.
4. Cosa posso fare se mi sveglio sempre in posizione supina?
Il primo passo è osservare con consapevolezza, senza cercare di forzarti a cambiare.
Puoi però iniziare a:
- Fare esercizi di rilassamento prima di dormire
- Prendere nota delle emozioni della giornata
- Verificare se ci sono tensioni ricorrenti legate al controllo o alla performance
A volte è il corpo stesso che, se lo ascolti davvero, inizia a cambiare postura spontaneamente.
5. È vero che chi dorme in posizione supina tende a trattenere le emozioni?
Nella maggior parte dei casi, sì.
La posizione supina è come un messaggio inconscio:
“Voglio sembrare calmo, ordinato, affidabile… anche mentre dormo.”
È molto comune in persone abituate a “non pesare sugli altri”, a non manifestare il proprio bisogno di conforto.
Ma trattenere non significa risolvere.
E prima o poi, il corpo chiede ascolto.
Conclusione
La posizione supina non è solo una postura del corpo: è un modo di essere.
Un riflesso di quanto sei disposto a lasciarti andare, anche quando pensi che “tanto non importa, sto dormendo”.
In realtà, il corpo comunica sempre.
Anche nel silenzio della notte. Anche quando non ne sei consapevole.
Se ti sei riconosciuto in questa postura, forse è il momento di portare più ascolto al tuo corpo.
Non per cambiarlo. Ma per capire cosa ha da dirti, in profondità.
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Se ti ha colpito la posizione supina, ti invito a leggere anche le altre: potresti ritrovarti in sfumature inaspettate.
- Dormire in Posizione Fetale
- Dormire in Posizione a Tronco
- Dormire in Posizione Semifetale
- Dormire in Posizione Supina o del Soldato (questo articolo)
- Dormire in Posizione a Caduta Libera
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👉 Il modo in cui dormi racconta il tuo approccio alla vita. Ogni dettaglio è una rivelazione.
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