Il Personal Branding è un processo comunicativo attraverso il quale un soggetto definisce i punti di forza che lo contraddistinguono in modo esclusivo dagli altri, fino a creare un vero e proprio marchio personale.
Nella nostra strategia di Personal Branding, quindi, un ruolo fondamentale è ricoperto da tutte quelle tecniche che possono portare gli altri a percepire la nostra diversità, cioè a distinguerci dalla concorrenza.
Una chiave idonea per distinguerci dagli altri è il cosiddetto fattore specializzazione. Se non riuscissimo nell’impresa, infatti, la nostra possibilità di essere scelti come rappresentanti del settore in cui operiamo si ridurrebbe drasticamente ai capricci del destino, eventualità che può sorridere solo a zio Paperone. 🙂
Se il tuo obiettivo è quello trasmettere un reale valore di esclusività alle persone o alle aziende che ti circondano, devi imparare una volta per tutte a fare la differenza, evitando di mischiarti alla massa.
Per raggiungere risultati importanti è necessario restringere il proprio focus, puntando sulle proprie peculiarità e sui propri punti di forza. Specializzare la propria offerta è uno dei modi migliori per emergere e ottenere dei vantaggi.
La specializzazione ti offrirà diversi vantaggi:
- Lavorerai con maggior efficienza su progetti di una determinata area, maturando competenze dettagliate nel tuo campo di riferimento.
- Verrai ricordato più facilmente e associato a una specifica esigenza di mercato.
- Più ti focalizzerai su un determinato settore, più verrai considerato come esperto dalle aziende e dai tuoi interlocutori.
- Se credi nella specializzazione che hai scelto, trasmetterai in modo spontaneo passione e positività, elementi ormai dimenticati nel mondo del lavoro.
- Potrai ottimizzare le tue azioni di “marketing & comunicazione” risparmiando tempo e denaro.
- Sarà più semplice comunicare ciò che sai fare realmente.
(Leggi questo interessante articolo di approfondimento: Personal Branding: questione di “Personalità” e “Specializzazione”)
Dunque: è meglio saper fare tante cose senza eccellere in nessuna oppure una sola ma benissimo?
Se lo chiedessimo a Dennis Rodman, la risposta non potrebbe che essere la seconda!
Per chi avesse scarsa dimestichezza con il basket, va ricordato che stiamo parlando di un giocatore diventato famoso nel corso degli anni ’90 nel circuito NBA per la straordinaria attitudine al rimbalzo, che lo portò a trionfare nella speciale classifica per ben sette volte consecutive, facendone uno dei giocatori più ammirati di tutti i tempi.
Rodman giocava in una delle posizioni che richiedono grande forza fisica, e nonostante fosse a volte più basso anche di 15 cm rispetto si suoi avversari, è stato il più forte rimbalzista della sua generazione e uno dei migliori difensori nel suo ruolo.
Stiamo parlando di un uomo straordinario che ha saputo distinguersi nettamente dagli altri.
È conosciuto anche per il suo modo eccentrico di comportarsi dentro e fuori il campo. Notoriamente incline a imprecare in pubblico o durante le dirette televisive, si presentava con numerosi tatuaggi e piercing e spesso si tingeva i capelli con colori brillanti, prima che diventasse una moda comune.
Una sola cosa, ma svolta in modo impeccabile. Grazie ad essa, infatti, riuscirai a delimitare al meglio il tuo bersaglio, escludendo tutti coloro che non hanno bisogno del tuo particolare talento.
Questo basta per avere successo nella nicchia di mercato cui ci rivolgiamo.
In tal caso, però, bisogna fare estrema attenzione a calibrare perfettamente la propria strategia di Personal Branding.
Concentrarsi su poche cose va bene, ma una eccessiva specializzazione potrebbe addirittura minare alla base la potenziale fetta di clienti, il nostro mercato di riferimento.
ESEMPIO PRATICO: Specializzarsi in lingue va benissimo, poiché il mercato è costantemente alla ricerca di traduttori e interpreti di inglese e spagnolo, per non parlare del cinese.
Diventare uno specialista di aramaico, lo è molto meno, visto che attualmente questa affascinante lingua – la stessa utilizzata per scrivere il Talmud e parlata in Israele ai tempi di Gesù – viene utilizzata soltanto in alcuni piccoli villaggi siriani.
A meno che non si abbia in mente di diventare uno studioso di testi sacri, è molto meglio dedicarsi allo studio di lingue vive e parlate da una grande massa di persone, cercando di raggiungere elevati standard qualitativi.
5 Cose che devi assolutamente fare
In un panorama competitivo e in continua evoluzione come quello odierno, è più che mai importante distinguersi dalla massa.
Un modo per farlo è il personal branding. Il personal branding è il processo di creazione e promozione di un’immagine o di un’identità unica per voi stessi. Si tratta di capire chi sei e cosa ti rende diverso, per poi comunicarlo al mondo. Se fatto correttamente, il personal branding può aiutarti ad avere successo sia nella vita professionale che in quella personale.
Ecco alcuni consigli per sfruttare al meglio il tuo marchio personale:
1. Conosci te stesso e ciò che ti rende unico.
Questo è il primo e più importante passo per creare un marchio personale forte. Prenditi del tempo per riflettere sui tuoi punti di forza, sulle tue debolezze, sui tuoi valori e sui tuoi obiettivi. Cosa ti rende diverso da tutti gli altri? Quando saprai cosa ti distingue, potrai iniziare a creare un messaggio che risuoni con gli altri.
2. Sii autentico e trasparente.
Una volta capito cosa ti rende unico, assicurati di comunicarlo in modo autentico. Le persone sanno riconoscere l’inautenticità a un miglio di distanza, quindi è importante essere genuini nelle interazioni con gli altri. Allo stesso tempo, non avere paura di condividere i tuoi difetti: la vulnerabilità può infatti renderti più affini e simpatici.
3. Sii coerente.
La coerenza è fondamentale quando si parla di personal branding. Sia che tu stia interagendo con gli altri online o di persona, assicurati che il tuo messaggio sia chiaro e coerente su tutte le piattaforme. Questo aiuterà le persone a riconoscere e ricordare facilmente il tuo marchio.
4. Sfrutta i social media.
I social media sono uno strumento potente che può aiutarti a raggiungere un vasto pubblico con il tuo Brand personale.
Utilizza piattaforme come Twitter, LinkedIn, Facebook e Instagram per condividere la tua storia e connetterti con altre persone che condividono interessi simili. Assicurati però di non esagerare: un’eccessiva autopromozione può allontanare rapidamente le persone.
5. Ricorda che il personal branding è un processo continuo.
Il tuo marchio personale dovrebbe evolversi come te, quindi non avere paura di cambiarlo se necessario. Finché rimarrai fedele a te stesso, il tuo marchio personale risplenderà indipendentemente dai cambiamenti.
CONCLUSIONI
Ora spetta a te decidere come fare la differenza, osservando il rapporto tra domanda e offerta nel mercato in cui andrai a collocarti.(Se vuoi saperne di più in merito, leggi anche questo articolo di approfondimento: PERSONAL BRANDING: il Marketing di Se Stessi in Ambito Professionale)
Se lo chiedessimo a Warren Buffet, famoso economista statunitense, ci direbbe:
“La diversificazione è una protezione contro l’ignoranza. Non ha molto senso per coloro i quali sanno cosa stanno facendo.”
In definitiva, distinguersi è una cosa positiva, indice di grande personalità e possesso di doti rimarchevoli, a patto che non si cada nello snobismo e nella ricerca di una nicchia in cui il mercato si riduce alla presenza di pochi eletti.
Se vuoi approfondire ti suggerisco di scaricare queste Guide gratuite:
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Pensa in Grande!
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