
Al termine dei miei corsi, spesso mi trattengo in aula qualche minuto in più per rispondere alle domande dei partecipanti.Alcuni vorrebbero conoscere il segreto per un business di successo, altri la ricetta misteriosa per parlare in pubblico con disinvoltura, altri ancora vorrebbero apprendere le caratteristiche di un vero leader con un tocco di bacchetta magica.
Badate bene, io non sono un mago, ma semplicemente un imprenditore nel settore del marketing che intende condividere la propria esperienza professionale con chi interessato.
Il mio obiettivo, dunque, è quello di aiutare ognuno di voi a comunicare in modo efficace attraverso una giusta formazione teorica e pratica. Tutto qui.
Oggi torneremo a parlare di Leadership, da intendersi come potere d’influenzare le decisioni di un determinato gruppo con risolutezza e assertività.
La Leadership è quella dote in base alla quale un individuo possiede autorevolezza, peculiarità che gli viene riconosciuta all’unanimità dagli altri membri del gruppo.
Se non avete ancora avuto occasione di leggere il mio precedente articolo “Hai la stoffa del Leader?”, vi invito a farlo subito. Lì troverete interessanti spunti di riflessione.
Perfetto, ora possiamo partire con un nuovo approfondimento dell’argomento in questione. 🙂
Di seguito troverete alcuni utili suggerimenti, frutto di un background lavorativo ormai trentennale.
Mi impegnerò a guidarvi passo a passo in un percorso che vi farà scoprire “Le 10 Caratteristiche della Leadership Vincente”.
1. SENSO DI RESPONSABILITÀ
“Il Dott. Rossi, avvocato civilista molto autoritario, impartisce ordini dalla mattina alla sera ai suoi collaboratori, cercando sempre il massimo dei risultati. Viene considerato da tutti un capo, non un leader, perché quando un caso va storto attribuisce la colpa agli altri.
Mai una volta che si faccia un esame di coscienza, mai una volta che si interroghi sui reali motivi di insuccesso in tribunale. Questo suo atteggiamento negativo ha creato nel tempo un clima di tensione e sfiducia in ufficio, portando molti dei suoi collaboratori a lavorare con minor motivazione.”
Ecco un tipico esempio di mancata applicazione del senso di responsabilità.
Solo se vi prenderete la responsabilità delle azioni dei vostri collaboratori potrete essere considerati dei veri leader.
Se invece continuerete a puntare il dito contro gli altri quando qualcosa non va, difficilmente potrete incarnare alla perfezione quel ruolo.
2. CAPACITÀ DI ENTUSIASMARE
Per essere grandi leader bisogna saper dare la giusta carica alle persone che ci circondano.
Chi è pieno di entusiasmo, infatti, riesce sempre a trasmettere con gesti e parole la grinta necessaria per lavorare al meglio. Quando un imprenditore entusiasta chiederà agli altri di eseguire un qualsiasi compito riceverà con buona probabilità risposte positive, grazie all’empatia che verrà a crearsi nel rapporto di collaborazione.
Non a caso, i grandi guru del passato raccontavano storie dal forte impatto emotivo per coinvolgere la folla. Ascoltando una storia avvincente le persone si immedesimavano nella parte del personaggio descritto e mettevano in atto gli stessi processi psicologici.
Un esempio attuale di leadership vincente? Quella esercitata del presidente degli USA Barack Obama, mi verrebbe da dire.
Durante i suoi comizi attrae come una calamita l’attenzione del pubblico, facendo leva sull’emotività. Egli riesce ad entusiasmare chi lo ascolta proprio perché dalle sue parole stesse traspare entusiasmo.
Anche voi potete entusiasmare i vostri collaboratori, mantenendo sempre un atteggiamento di fiducia nel prossimo: quando illustrate loro i vostri nuovi progetti per il futuro, fate vedere che li vedete già realizzati, grazie al coinvolgimento e al contributo di tutti. L’unione fa la forza!
3. CAPACITÀ DI RAGGIUNGERE UNA META
Essere leader significa avere una meta da raggiungere insieme ai propri collaboratori.
Oggi molti imprenditori non riescono ad aggregare i loro collaboratori intorno a un obiettivo comune o addirittura non hanno chiaro per primi gli obiettivi da raggiungere.
Le varie attività, in tal caso, vengono svolte senza un’effettiva impostazione logica e gli sforzi risultano molto più grandi del previsto.
Nelle aziende dove è presente con chiarezza uno scopo comune, invece, vive un forte senso di appartenenza. Tutti sono concentrati sul raggiungimento di un determinato obiettivo e tutti si sentono utili in egual misura all’interno dell’organizzazione.
Ma lo scopo comune non viene dal nulla, dovete essere voi i promotori delle vostre azioni!
Per raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario puntare sulla condivisione dei valori aziendali.
Essere leader significa avere uno scopo che si desidera raggiungere, dando l’idea che sia possibile arrivare alla meta.
4. CONVINZIONE NELLE PROPRIE IDEE
Avete un’idea chiara da cui partire per sviluppare il vostro business? Un’idea non utopistica circa l’avvenire della vostra attività commerciale?
“Idea” è sinonimo di “stimolo continuo”, “grinta”, “carica emotiva” e “voglia di agire”.
Le idee sono delle linee guida utili nell’identificazione di ciò che si vuole realizzare concretamente.
Esse ricoprono un ruolo fondamentale all’interno di ogni strategia di marketing, poiché esprimono una volontà ben definita.
Se ancora non avete avuto l’illuminazione del secolo, non preoccupatevi, siete sempre in tempo per recuperare.
Prendete un foglio bianco e scrivete sotto forma di elenco che cosa vorreste migliorare nella vostra azienda a livello operativo e organizzativo, lasciando libero sfogo all’immaginazione.
Vi sembra un esercizio banale? Vi sbagliate! Grazie ad esso eviterete di farvi prendere dai pensieri negativi e getterete le basi per passare all’azione in un secondo momento.
Un esempio di chi ha sempre creduto nella forza della idee? Ovviamente Steve Jobs, il fondatore di Apple, una delle società più importanti al mondo.Leggete questo mio tributo in suo onore, ne trarrete un importante insegnamento: Steve Jobs – Un caso di Leadership Vincente
5. CREDIBILITÀ
“La morte della Leadership inizia quando si comincia a pensare che non abbiamo più bisogno di imparare.”
Un vero leader si dimostra credibile quando parla con cognizione di causa e conosce gli argomenti trattati.
Se volete essere davvero credibili e mantenere salda la vostra leadership, dovete colmare le aree in cui vi sentite teoricamente e tecnicamente impreparati.
Ecco perché, quando faccio formazione in aula e tengo consulenze private, invito sempre i miei clienti a dedicare un po’ del loro tempo allo studio.
Leggete manuali e blog di settore, chiedete informazioni a chi è più esperto di voi in quel campo specifico e partecipate periodicamente a corsi di aggiornamento.
6. CAPACITÀ DI ASCOLTO
Dal mio punto di vista, la capacità di ascolto è la componente più importante del processo comunicativo.
“È possibile comunicare efficacemente solo quando si passa in modo consapevole dalla dimensione del sentire a quella dell’ascoltare.”
Ma i vostri dipendenti si confidano con voi? Vi espongono i loro problemi? Dicono realmente ciò che pensano in vostra presenza o cercano sempre di assecondarvi per paura di una vostra reazione nervosa?
Per essere dei veri leader dovete avere un rapporto sincero con chi lavora per voi: solo attraverso l’ascolto attivo riuscirete a motivare i vostri collaboratori.
Se un vostro collaboratore ha compiuto un’azione sbagliata, non mettetelo subito alla gogna senza nemmeno aver ascoltato le sue spiegazioni, ma mostratevi comprensivi.
Per eventuali chiarimenti chiamatelo pure in disparte, ma evitate di rimproverarlo in presenza dei colleghi, perché potrebbe sentirsi umiliato e sminuito.Ecco per voi un utile articolo di approfondimento: Ascolto Attivo e Comunicazione Efficace, un Mix Vincente
7. CAPACITÀ DI GESTIRE I COLLABORATORI
Chi possiede questa dote è in grado di responsabilizzare i propri collaboratori, aspetto molto importante a livello di leadership: “chi viene responsabilizzato”, infatti, mette al servizio dell’azienda le proprie competenze professionali per raggiungere gli obiettivi con maggior consapevolezza.
Alcuni imprenditori pensano che “dare responsabilità” equivalga a “cedere il proprio potere decisionale”, ma non è così.
E vi dirò di più: nelle aziende in cui i dipendenti vengono gestiti e responsabilizzati a dovere dai propri titolari, si è rilevata una maggiore produttività in ogni singolo reparto.
Un vero leader, quindi, non teme che i dipendenti possano prendere il sopravvento, ma dà loro il giusto grado di responsabilità, così da motivarli a far sempre meglio.
Ecco per voi un interessante articolo di approfondimento: Come Motivare i Propri Collaboratori con l’Assertività
8. FLESSIBILITÀ
Le varie teorie del marketing ci insegnano da anni che dobbiamo adattare il nostro stile comunicativo a seconda del target di riferimento.
Un imprenditore flessibile, dunque, è colui che riesce a relazionarsi agli altri in funzione delle loro caratteristiche personali.
Al neolaureato appena arrivato in azienda, per esempio, verrà proposto uno specifico percorso d’orientamento, affinché possa inserirsi al meglio nell’organico. Al collaboratore di fiducia presente in azienda da decenni, invece, verrà concessa la massima fiducia o la possibilità di assumere nuove responsabilità.
Un vero leader non tratta tutti allo stesso modo, per il semplice fatto che ogni dipendente possiede diverse caratteristiche. C’è chi va spronato ogni giorno a causa della scarsa reattività ai cambiamenti, chi va frenato a causa dell’eccessivo entusiasmo, chi aiutato a superare l’ostacolo della timidezza e chi messo a tacere quando parla a vanvera.
9. CAPACITÀ DI PRENDERE UNA DECISIONE
Un imprenditore che si rispetti è colui che riesce a prendere la decisione giusta al momento giusto.
Quante volte si indicono riunioni di lavoro con carattere d’urgenza senza poi concludere nulla di concreto? Quante volte dopo aver partecipato a queste riunioni ci si chiede: “E quindi? Di cosa abbiamo parlato oggi?”
Tutto ciò accade quando manca una vera guida in azienda, una persona in grado di agire una volta per tutte. Se non c’è l’azione, non c’è risultato, non dimenticatelo mai.
Magari sbaglierete nel prendere una decisione a volte, errare è umano, ma non è possibile tentennare su ogni questione da risolvere!
10. CAPACITÀ DI CREARE UNA CULTURA AZIENDALE
La cultura aziendale è rappresentata fondamentalmente da mission e vision.
La Vision è la fonte di ispirazione di ogni attività, la filosofia azienzale. Rappresenta i valori, gli ideali e le ambizioni generali di qualsiasi imprenditore.
La Mission, invece, rappresenta l’obiettivo principale dell’azienda e tende a focalizzare l’attenzione sul presente. È la strada che si dovrà percorrere per arrivare alla vision, attraverso l’identificazione delle risorse che verranno utilizzate.
In funzione di queste due caratteristiche, ogni collaboratore indirizzerà il proprio operato all’interno dell’azienda, sentendosi parte di un sistema di valori.
Ogni vero leader, ovviamente, deve essere in grado di trasferire la cultura della propria azienda in modo corretto.
ESERCITAZIONE FINALE
Dunque, quali di queste caratteristiche possedete già e quali invece vi mancano?
Ho trovato il seguente esercizio in un interessante libro di Chiarissimo Colacci, intitolato “Leader si Diventa”.
Facciamolo insieme! 🙂
Per ogni caratteristica appena spiegata nell’articolo, assegnate un punteggio seguendo questi criteri:
Da 1 a 5: Insufficiente
6-7: Sufficiente
8: Buono
9-10: Ottimo
- Senso di responsabilità ….
- Capacità di entusiasmare ….
- Capacità di raggiungere una meta ….
- Convinzione nelle proprie idee ….
- Credibilità ….
- Capacità di ascolto ….
- Capacità di gestire i collaboratori ….
- Flessibilità ….
- Capacità di prendere una decisione ….
- Capacità di creare una cultura aziendale ….
Valutazione dei risultati
Tra 10 e 50 punti: dovete lavorare ancora molto!
Tra 51 e 70: dovete migliorare alcune caratteristiche.
Tra 71 e 80: siete sulla buona strada!
Punteggio maggiore di 80: siete dei veri leader!
Conclusioni
Bene, siamo giunti al termine di questo lungo articolo.
Attendo con curiosità i risultati dei vostri test, pertanto vi invito a lasciare un commento nello spazio sottostante. 🙂
Comunicare & Vendere con Successo

Imprenditore | Consulente Aziendale | Formatore | Autore
Comments (5)
La dote più importante di un leader è l’oggettività che dimostra nella analisi delle cose.
Se questa fosse un requisito almeno la meta dei vertici ( pubblici, privati e politici ) risulterebbe non idoneo.
Riflettiamo sulla cultura di vedere i fatti per quelli che sono. Comprensibilmente resta una cosa difficile da attuare ma il successo passa sempre attraverso il suo consolidamento.
[…] comunicazione. Ad esempio, a volte è sufficiente lavorare su se stessi, formandosi a diventare un buon leader e, quindi, un buon imprenditore. In quest’ultimo caso, sarà più facile migliorare la […]
[…] è fondamentale sia per vendere un prodotto o servizio, sia per promuovere la propria leadership. Quante volte ti sei sentito ripetere le stesse domande e quante volte ti sei chiesto “ma perché […]
[…] attività aiutano di solito a far emergere leadership in chi naturalmente ha questa predisposizione, spirito di squadra, competenze organizzative. […]
[…] assertivi significa anche sviluppare una buona capacità di leadership in ambito […]