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Empatia significa immedesimarsi nello stato d’animo di una persona, percepirne i sentimenti e trasmettergli un senso di fiducia e vicinanza emotiva. L’empatia è utile in modo particolare quando un dialogo verte su un problema o comunque su una situazione delicata da risolvere.
Quando si vuole trasmettere empatia nella comunicazione, usare parole positive e rassicuranti è senza dubbio la scelta migliore, anche quando si deve esprimere un concetto negativo. Ecco quindi 3 esempi di parole tossiche che puoi rendere più appetibili ai fini della comunicazione empatica.
La comunicazione empatica è la capacità di entrare in profonda connessione con altre persone, in modo da riuscire a sentire le loro emozioni e i loro stati d’animo, quasi come fossero i nostri. Per una comunicazione vincente, assertività ed empatia sono entrambe essenziali: si completato e si auto-alimentano. Non può esistere una senza l’altra.
Per comunicare in modo efficace quindi dovrai:
- Capire lo stato d’animo della persona cui ti stai rivolgendo,
- Mostrarti comprensivo e rispettoso della stessa,
- Giocarti la carta dell’assertività per ribaltare la condizione emotiva negativa.
Allo scopo anche l’uso sapiente delle parole è d’aiuto. L’abilità di descrivere situazioni negative usando tuttavia parole rassicuranti è un’arma vincente!
Trasformare parole negative in rassicuranti
Come anticipato all’inizio dell’articolo, la comunicazione empatica risulta utile soprattutto quando il nostro interlocutore ha un problema o comunque una situazione difficile da risolvere. Ciò presuppone quindi che la persona con cui stiamo parlando sia agitata o addirittura spaventata. Il nostro obiettivo è quello di placare e ribaltare (per quanto possibile) questo stato d’animo negativo.
In che modo?
Oltre a dover ribaltare le preoccupazioni, devi anche stare attento ad evitare certe parole tossiche che, anziché migliorare la situazione, rischiano addirittura di peggiorarla…
Ora capisci perché ho evidenziato “problema” e “difficile”? Perché sono proprio parole da evitare… anche quando il primo ad usarle è il tuo interlocutore.
Il segreto è di esprimere lo stesso concetto usando parole diverse, più rassicuranti o comunque con un’accezione più positiva. Qualche esempio?
Zero problemi! Solo questioni da risolvere
Chi ti sta parlando ha un problema? NO. Ha piuttosto una questione da risolvere o un affare da sistemare.
“Problema” ha un’accezione puramente negativa e suscita in chi la sente qualcosa di brutto. Le 2 soluzioni proposte invece (oltre ad essere più rassicuranti) anticipano già il fatto che esiste una soluzione. La “questione” è una cosa che si può “risolvere”. Un “affare” può essere “sistemato”.
Non è difficile… piuttosto è impegnativo!
In modo simile, anche “difficile” è un termine che deve essere messo al bando. Una cosa difficile richiede fatica… Diversa è invece una cosa impegnativa.
È vero, anche qui c’è una certa accezione negativa, ma dire che qualcosa è impegnativo presuppone comunque che si può rimediare. In pratica, usando l’aggettivo impegnativo riconosci sì la problematica, introducendo comunque la possibilità di trovare una soluzione.
Un Costo è in realtà un investimento
Questo ultimo esempio è ricorrente quando la comunicazione riguarda una trattativa di vendita o in generale qualcosa che deve essere comprato. L’argomento più spinoso in questi casi è il valore economico del prodotto o servizio, cosa che va affrontata sempre con tatto, soprattutto di fronte a cifre interessanti.
Evita di parlare di costi! Un costo è una somma di denaro di cui ci si priva. Un investimento è di sicuro più allettante! L’investimento presuppone un ritorno economico nel tempo e quindi l’idea che qualcosa ci tornerà in tasca.
Le Parole Tossiche “uccidono” la Comunicazione Empatica
La comunicazione efficace è fondamentale per la buona riuscita di un’azienda e la sua crescita. Quando la comunicazione non funziona, i problemi possono accumularsi rapidamente e diventare difficili da risolvere. Le parole tossiche sono una delle maggiori cause di rottura della comunicazione all’interno di un’azienda. Queste parole sono spesso negative e distruttive, e possono far sentire le persone inferiore, inadeguate o non rispettate. Questo tipo di linguaggio può avere un impatto negativo sul morale delle persone e sulla loro motivazione. Inoltre, può danneggiare le relazioni e la fiducia tra i membri dell’azienda.
Ma le conseguenze non finiscono qui. Le parole tossiche possono anche influire negativamente sulle vendite. Ad esempio, se un dipendente usa un linguaggio negativo con un cliente, questo può causare una perdita di fiducia da parte del cliente e, di conseguenza, la perdita di una possibile vendita. Inoltre, se un dipendente si sente scoraggiato o insoddisfatto a causa di una comunicazione negativa, può essere meno motivato a fare del suo meglio nel lavoro, il che può portare a una diminuzione delle vendite.
Per evitare che le parole tossiche uccidano la comunicazione e le vendite, è importante che tutti i membri dell’azienda siano consapevoli del loro linguaggio e del modo in cui le loro parole possono influire sugli altri. È anche importante che l’azienda sviluppi una cultura di rispetto e di comunicazione positiva, in cui tutti i membri sentano che possono parlare liberamente e che le loro opinioni sono rispettate. Un corso di formazione sulla comunicazione efficace può aiutare a creare questa cultura e a migliorare la comunicazione all’interno dell’azienda, il che può a sua volta portare a un aumento delle vendite e del successo aziendale.
Questi sono solo alcuni esempi di parole che possono migliorare la tua comunicazione. Per essere davvero convincenti e vincenti è importante padroneggiare bene i principi dell’assertività!
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Comments (5)
Buongiorno Alessandro, articolo molto interessante.
Un altro esempio di parola negativa può essere la parola “compra”: viene associata a denaro che se ne va. Infatti Amazon o gli altri ecommerce scrivono sempre “acquista”, “ordina”, “ricevi”, ma mai “compra”…
Ciao Luca,
grazie mille per il tuo commento e per aver aggiunto un esempio molto interessante! Hai assolutamente ragione: la parola “compra” può avere una connotazione negativa perché richiama l’idea di una perdita di denaro. Utilizzare termini come “acquista” o “ordina” suona più leggero e invita all’azione in modo più positivo, proprio come fanno Amazon e altri e-commerce. È un ottimo esempio di come piccole scelte linguistiche possano influire sulla percezione del messaggio.
Continua a seguirmi per altri spunti utili sulla comunicazione, e se ti interessa approfondire, ti invito a scaricare una delle mie guide gratuite. Sono sicuro che troverai ulteriori consigli per migliorare la tua comunicazione.
Grazie ancora e un caro saluto!
Alessandro