Siete curiosi? Io tantissimo!
La curiosità stimola la mente ad essere sempre attiva e in evoluzione, e se la infarcite di assertività l’effetto dinamico sarà ancora più esplosivo.
Non ci credete?
Provate ad immaginare di lavorare per una nuova azienda e vorreste scoprire tutto quello che c’è da sapere su di essa. O magari avete appena conosciuto una persona che vi piace e vorreste sapere più cose possibili sui suoi gusti e sulle sue passioni.
Per fare questo nel modo migliore e senza risultare scortesi, avrete bisogno della Curiosità Assertiva, ovvero:
una curiosità costruttiva che non viene però vista dai vostri interlocutori come pura invadenza.
Per i manager ad esempio è di fondamentale importanza dato che devono riuscire a far scaturire la curiosità all’interno di un gruppo di lavoro in modo da stimolarlo a fare sempre meglio.
Come si sviluppa la Curiosità Assertiva?
La curiosità assertiva non è un comportamento, ma una mentalità e consiste non soltanto in una serie di atteggiamenti che si devono assumere, ma anche di pensieri da cui poi si origineranno determinati comportamenti.
Per usare al meglio la curiosità assertiva esistono 10 elementi distinti ma allo stesso tempo molto legati tra loro. La loro attuazione vi consentirà di usare al meglio la curiosità assertiva nell’ambito delle vostre capacità interpersonali.
Vediamo nel dettaglio.
10 Consigli per Potenziare la Curiosità Assertiva
1. La Curiosità deve essere Emotiva
Se pensi che la curiosità assertiva serva solamente per raccogliere dati fini a se stessi ti sbagli di grosso. Nella comunicazione assertiva è molto importante non mentire a se stessi e far finta che una cosa ci interessa, quando in realtà non ci interessa affatto.
Ciò non può portare a nessun risultato positivo.Pensa a quando leggi un libro, se il libro è in grado di suscitare in te delle emozioni sarai portato a sfogliare una dopo l’altra tutte le pagine, altrimenti smetterai di leggerlo prima di finirlo.
La curiosità deve essere vista come una ricerca del sapere per provare emozioni in cui ci sentiamo pienamente coinvolti.
2. Arricchisci le tue Conoscenze ma non cercare la Perfezione
Nella curiosità assertiva bisogna essere oltre che apprendisti, anche maestri. Infatti è molto importante arricchire le proprie conoscenze, ma non avere mai la presunzione di essere perfetti.
La cosa bella della curiosità è proprio questa! Si possono imparare moltissime cose ma non saranno mai abbastanza per avere una conoscenza completa delle cose.
Le persone curiose assertivamente sono avide di sapere e trovano felicità nel scoprire sempre nuove cose anche se non potranno mai avere un quadro completo della realtà.
Ovviamente con arricchire le tue conoscenze non intendo che devi passare le tue giornate sui libri, ma devi essere in grado di imparare nuove cose e trovare collegamenti fra di loro, di associarli insomma correttamente alla realtà pratica.
3. Ascolto attivo
Nella comunicazione è molto importante non esprimere giudizi personali o anche critiche non molto costruttive.
Infatti così facendo, ci vogliamo porre come giudici, ovvero persone che si credono superiori al proprio interlocutore, così tanto che si sentono pure in diritto di giudicarlo.
Invece bisogna accettare le persone nei loro pregi e nei loro difetti e ascoltare attivamente ciò che hanno da dire.
Cercando di avere un ego meno rigido e una maggiore disponibilità all’ascolto si possono scoprire cose a cui non si aveva nemmeno mai pensato.
È possibile mostrare l’empatia in maniera sincera, ad esempio, attraverso un bel sorriso o una risata gentile.
Se davvero volete che il vostro interlocutore si apra con voi e vi dica ciò che sa, dovete essere accoglienti e ben disposti all’ascolto nei suoi confronti: alle persone piace sentirsi importanti per qualcuno.
Se tratterete bene le persone che vi stanno intorno vedrete che dopo un po’ di tempo non avrete nemmeno più il bisogno di fare domande, dato che saranno i vostri stessi interlocutori a raccontarvi le loro confidenze personali.
4. Flessibilità
Come ho già detto anche nel punto precedente, l’empatia è strettamente legata alla comunicazione assertiva ed è quindi molto importante non essere troppo rigidi nelle proprie posizioni.
Dobbiamo sempre non solo ascoltare il punto di vista altrui, ma anche essere in grado di dire che il suo vale come il nostro.
Se sei un manager può succedere che le tue necessità non coincidano con quelle dei tuoi dipendenti, per questo motivo è molto importante cercare di capire quali sono questi bisogni e vedere se si può trovare una soluzione condivisa.
Molte volte le persone tendono a dare confidenza solo a coloro di cui si fidano e che conoscono bene, quindi la cosa migliore da fare è quella di condividere una propria esperienza personale o un proprio sogno con l’altro, così che possa sentirsi coinvolto nella vostra vita.
Quando una persona si sente importante sarà molto più propensa a raccontarvi le sue confidenze personali e quindi potrete soddisfare la vostra curiosità.
5. Condividi con Passione!
Bisogna condividere qualcosa che riesca ad accenderci emotivamente e il nostro compito sarà quello di trasmettere le emozioni che proviamo al nostro interlocutore.
L’errore che fanno in molti è quello di raccontare un sogno che li fa emozionare, ma poi tendono a concentrarsi solo su loro stessi e lasciano poco spazio all’altro per esprimersi.
Quando condividi un tuo sogno devi fare in modo che anche il tuo interlocutore abbia un ruolo importante per la realizzazione dello stesso.
Ad esempio se sei un manager e il tuo sogno è raggiungere certi obiettivi aziendali, fa sentire importanti i tuoi dipendenti dicendo che il loro ruolo è fondamentale per la realizzazione dei tuoi obiettivi.
Come ho detto anche prima, alle persone piace sentirsi importanti per qualcuno e vedrete che nella maggior parte dei casi avrete dipendenti molto più motivati!
6. Il Senso dell’Umorismo Aiuta.
Avere un buon senso dell’umorismo è fondamentale per creare un’atmosfera rilassata e divertente.
Ad esempio quando un tuo collaboratore percepisce la conversazione come troppo seria, potrebbe cercare di essere il più formale possibile e avere paura di dire qualcosa di sbagliato.
Invece l’obiettivo della curiosità assertiva è quello di far aprire le persone al dialogo e il senso dell’umorismo aiuta molto a costruire un clima informale, in cui l’interlocutore si sente totalmente libero di essere se stesso.
Però bisogna fare molta attenzione! Infatti ogni persona ha un proprio senso dell’umorismo e quello che una persona potrebbe percepire come divertente un’altra potrebbe percepirlo come invadente o offensivo.
La linea generale da seguire è sempre quella di fare battute semplici su quello di cui si sta parlando e MAI mettere in mezzo persone nelle battute, soprattutto se si tratta del tuo interlocutore.
Evita inoltre battute su religione e idee politiche, dato che qualcuno potrebbe sentirsi offeso.
7. Porta gli altri alla curiosità
Condividere con le persone i propri sogni e desideri significa anche capire cosa gli altri vogliono davvero imparare.
La cosa più sbagliata è quella di creare aspettativa, infatti se una persona fa una cosa solo perché si sente obbligata non si sentirà motivata e tenderà a farla male.
Ad esempio possiamo consigliare alle persone un articolo o un libro da leggere che noi reputiamo possa tornare loro utile, senza però creare nessuna aspettativa.
Assolutamente da evitare inoltre è la manipolazione.
Per poter scatenare la curiosità negli altri bisogna abbandonare ogni aspettativa e progetto di pianificazione e lasciare libero spazio alla loro volontà.
8. Diffondi la curiosità assertiva.
La curiosità assertiva per poter essere realmente efficace deve essere in grado di rispettare la realtà e il contesto in cui si vive. Occorre quindi creare e diffondere il più possibile un clima di curiosità assertiva reciproco, che sia costruttivo e stimolante per tutte le persone.
9. Gestisci la curiosità delle persone.
Questo punto è strettamente legato al punto precedente, infatti uno dei modi migliori per valorizzare la curiosità nelle persone è quello di premiare coloro decidono di prendere l’iniziativa di imparare nuove cose, soprattutto se parliamo di contesto lavorativo e professionale.
Per invogliare le persone meno curiose ad esserlo maggiormente puoi ad esempio proporre corsi di formazione o lettura di libri, rispettando ciò che è stato detto in precedenza.
10. La curiosità deve essere spontanea.
Se il vostro obiettivo è quello di usare la curiosità assertiva per avere un profitto in denaro, mi spiace deludervi ma molto difficilmente lo avrete.Infatti una delle caratteristiche fondamentali della curiosità assertiva sta proprio nella sua spontaneità e semplicità.
La curiosità deve poter spingere le persone a voler imparare spontaneamente nuove cose, questo per il semplice motivo che imparare qualcosa di nuovo può crearci delle emozioni che ci fanno stare bene.
Infatti la curiosità deve essere orientata al divertimento: maggiore è il divertimento, maggiore sarà la motivazione che avranno le persone per qualsiasi cosa, dallo svegliarsi la mattina per andare al lavoro a un qualsiasi nuovo progetto si decida di mettere in atto.
L’assertività va di pari passo con i concetti di spontaneità e sincerità, dato che senza queste due importanti qualità, si crea solo un clima di finzione in cui sembra che tutto vada bene, ma in realtà tutti riescono a percepire che c’è qualcosa che non va.
Conclusioni
La curiosità assertiva deve quindi essere spontanea, ma riconosco che non per tutti è facile essere curiosi.
A volte la curiosità assertiva necessita di essere stimolata e forse i primi tempi non sarà molto spontanea, ma poi vedrete che con il tempo non vorrete far altro che imparare cose nuove e modificare i vostri punti di vista!
Comunicare & Vendere con Successo
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